Una domanda gli gira in testa
da qualche istante ascoltando
la “zoomata”
del press meeting virtuale.
Fosse stato dal vivo,
“Lui” non avrebbe esitato
nella interruzione irriverente.
Al di là d’esser addetti ai lavori, quindi teorici conoscitori del prodotto, ma quelli di Subaru l’hanno mai guidata una Subaru.
L’hanno guidata, Andrea-San, come dico io?
Cioè in modo cattivo, irriverente, sfacciato e brutale?
Anche in curva, sì anche in curva contropendente ed in discesa con il cojone alle calcagna?
Sul bagnato di un bel temporale estivo durante la classica CISA di Milano-Roma?
L’hanno guidata così? Facendo accendere tutti gli alberi di natale della strumentazione?
Eh sì, perché per far salva la carrozzeria e la meccanica “lui” non li disinserisce.
Andrea-San si incazzerebbe.
Le fiancate di OBK sono sacre, i suoi sacrilegi li compie altrove, non al volante.
Il file della clip è sul lap di Andrea-San, definizione autorevole appioppata in pieno svolgimento del press meeting da Mr.Presidente.
Lo vedo, lo immagino: Andrea-San è in DEFCON 5, in guardia, massima allerta, sa che non può fidarsi di quello che passa nella testa del Talebano Sudista…
“ma che ca…spita sta dicendo…”
L’hanno mai guidata una OBK, come mi piace chiamarla, DOPO aver guidato – e pure a lungo – tante altre – essì diciamolo – competitor?
“Lui“, tanto per dire, e messe in sequenza cronologica, ha guidato 850, 850 T5, V70 AWD e per finire contro un pullman anche una bella Cross-Country, Polvere di Marte.
”Sue“ Automobili alle quali s’aggiungano le premium di Audi, BMW e Mercedes.
Ok, tra questi solo Audi, al tempo, aveva una diretta competitor della OBK, la A6 Allroad.
Guidata pure quella, e pure la A4 Allroad, per esser a questo punto inattaccabile dal punto di vista di posizionamento di mercato.
La OBK, per prezzo e dimensioni, motori ed allestimenti, secondo loro, è in mezzo ai due segmenti.
Ecco, cosa devo aggiungere?
C’è una certa consapevolezza dei volanti premium, quindi.
Il caso ha voluto che “Lui” non abbia più avuto occasione di comprare altro, i divorzi costano, è dunque rimasta nel cassetto dei sogni l’OBK.
La giusta conclusione di una shopping-list.
Una shopping-list di un certo rilievo che permette a “Lui” di mettersi in cima alla vetta e di sentenziare che come OBK non c’è nessuna.
E “Lui” è pronto ad un duello verbale all’ultimo sangue pur di sostenere la tesi e tenere il punto.
Perché, si chiederà l’incauto ascoltatore?
Perché tanta arrogante presunzione.
Perché “Lui” ha guidato altrettanto a lungo OBK.
Anche in condizioni di spirito ed emotive di una certa aggressività e quindi incline a non far sconti neanche sulla CISA, neanche al cospetto di cubature superiori e di blasoni temuti da altri poveri pisquani.
NOTA D’AUTORE: Pisquano è colui che, in gergo montanaro della Val di Non, era indicato per quello che oggi in tempi moderni si intende medio-man.
In realtà, da vocabolario d’Italiano, anche molto meno di un medio-man.
Non è il caso di infierire sul povero medio-man che mai potrà guidare una OBK.
Però – mettendola giù dura – prezzi a partire da 42k il doppio di quello che spenderebbe un medio-man per la sua Ford, per la sua Renault.
Stress-free.
Hanno detto in conferenza stampa per la presentazione della nuova Outback.
Ma l’hanno mai guidata una OBK quelli di Subaru?
La OBK, ossia la Outback, è sempre stata una Automobile stress-free.
E’ un’automobile che appaga, che da’ gusto al volante, “Lui” va in estatica emozione quando la guida.
E sceglie con molta attenzione soste e clienti della concorrenza ai quali mostrare la superiorità di Outback.
Questa poi… con quegli interni magnifici nel colore, nella disposizione del nuovissimo display centrale.
Ora verticale.
E diamo due note commerciali, la nuova OBK è disponibile in tre fasce di prezzo corrispondenti a tre versioni.
Che originalità: PREMIUM, ADVENTURE, STYLE.
Tre versioni, tre scelte di arredamento e tre scelte di materiali per l’arredamento dell’abitacolo.
Stress-free, bella definizione che s’addice parecchio alla Subaru Outback.
Per capirla ed apprezzarla, ‘sta definizione, bisogna passare per il suo volante.
Basterà il giro offerto dal concessionario durante la trattativa di vendita.
Ma non provate a chiedere sconti, la OBK non ve la potete permettere se lo chiedete.
E’ un’automobile autorevole ed autoritaria, i chilometri dopo l’acquisto ne saranno i migliori testimoni.
Con il bello e con il cattivo tempo, quest’ultimo uno dei punti di forza della OBK, ossia affrontare le intemperie, il fondo infido, la pioggia il fango, la neve, il ghiaccio.
E’ allora che OBK sfodera quella classe e quello stile che si intravedono nel design della vettura, quando gli altri per manico o per tecnica lasciano il passo sfanalando in pavido segno di protesta all’andatura che loro non possono permettersi.
Oggi OBK modello Anno21 arriva con un nuovo motore.
Nelle chiacchiere tra “Lui” ed il suo amico si son passati un paio di impressioni di guida.
Ecco – però – due numeri: 2.5 litri il motore, benzina. 169 cavalli la potenza e 252 newtonmetri la coppia erogata. Quanto basta per replicare, grazie alle nuove specifiche di rigidezza del telaio, – ANZI SUPERARE – la dinamica di marcia del modello che questa manda in pensione.
Prima dell’ovvio, quindi banale, question time, quelli delle Pleiadi han fatto in tempo a raccontare due verità: la nuova OBK ha un grande fratello all’interno che suggerisce la pausa caffè ed il portellone posteriore non ha bisogno del calcio di rigore che sbilancia il malcapitato maritino con le buste della moglietta durante lo shopping. Basta sfiorarlo con il gomito.
Vuoi mettere che stile?
In tempi di virus poi…
E’ alla moda anche in questo.
Figa.
Davvero.
E ci sarebbe ancora tanto da dire, le barre portatutto sul tetto che sopportano 318 chilogrammi.
Tanto per dirne una.
Per me una figata, potrei scattar foto senza portarmi appresso la scala.
Mai fatto, c’è il Mavic Hasselblad per quello…
Pronti per partire per un nuovo, indimenticabile, viaggio.
Così sta scritto nella reclame.
Io ci dormirei dentro, pure.
Così risparmio sugli hotel.