#outback, eminenza grigia

©lucaromano - "FORTUNA CHE C'È LEI"

“IL LIBRO” –
SUBARU OUTBACK –
“FORTUNA CHE C’E’ LEI” –

Fortuna che c’è lei.
Non è la prima volta che l’AWD di giapponese fattura poggia sull’asfalto più chiacchierato d’Italia.
E non è la prima volta che “lui” gode delle sue prestazioni.
Parecchie Outback sono passate davanti alle sue lenti e tra le sue mani.
Un’automobile che gli ha regalato, in quelle due vite, molte soddisfazioni.
Sia per il lavoro svolto, gli piacevano le sue fotografie, sia per le prestazioni.
La Cisa versione 2018 è stato un bel preludio.
Lo ricorda ancora nonostante siano passati da quella estate parecchi anni.
Lei, la Outback, un po’ per stile, un po’ per prestazioni passa abbastanza sotto profilo.
Ma in realtà, la Outback, è un’Eminenza Grigia.
Una di quelle automobili che Lui preferisce.
Molto essere e per niente apparire.
Che poi, a voler essere pignoli, anche qui ci sarebbe molto da dire e scrivere. Visto che il bello, pur dovendo rispondere a canoni oggettivi, è sempre una questione di soggettività. La solita differenza, quella tra “essere o non essere”, tanto per dar sfoggio di cultura.
Lui è nervoso.
Il periodo non è di quelli semplici. Ambè, se mai ne avesse avuto uno…
Con l’Amico di vecchia data si è lasciato andare a profonde e personali confessioni. Per aprire il tema ha usato un’immagine raccontata ai pochi intimi.
“Hai mai visto quei treni australiani o canadesi, quelli che attraversano lande assolate o ghiacciate, quei treni lunghi anche un chilometro… quelli che non finiscono mai.
Ecco, immagina un frontale tra due di quelli. Io sono in mezzo”.

“Cazzo…”
Secca replica di uno asciutto, essenziale.
Di quelli che non te la mandano a dire.
E poi giù confessioni, buoni propositi (mantenuti) e lazzi e frizzi.
Ripensa a quel commiato di parecchi anni prima, ripensa a certe chiacchiere agostane via w’up e tira un sospiro sollievo.
Non dovette adempiere ad un obbligo richiesto, molto fastidioso.
Sorride ancora, meglio così.
Anche perchè in quelle chiacchiere, Lui, disse del suo proposito.
Mantenuto, avverato.
Divertentissimo.
Una storia di inviti a bordo di un cinquanta metri alla fonda in qualche cala figa della Sardegna più ambita. Inviti diffusi senza problemi di budget, tanta gente con l’RSVP velocissimo, tanta gente che non s’aspettava di trovarli per l’originale benvenuto ed immediato benservito con tanto di scialuppa di salvataggio e accappatoio per il ritorno a terra.
Poi cazzeggio a volontà. Femmine, fuori dalle palle. Non si vive solo per loro.
Era l’inizio del periodo della mutazione dal dare, concedere, al pretendere.
Efficacissima formula di pensiero.
Il sorriso lascia il posto al divertimento ancora ben vivo nella mente.
Un tocco sul monitor di bordo e parte la chiamata.
Salutare quell’Amico è una buona abitudine mai perduta.
L’irriverente battuta di benvenuto ha l’immediata replica.
Il cazzeggio passa mentre i chilometri scorrono ed i ricordi tornano a quella estate, a quel periodo terribile ma per certi versi di grande divertimento.
Come la Cisa versione 2018 e la Outback.
S’era riproposto, come al solito, di andare piano, di multe da pagare ne aveva piene le palle e non aveva voglia di un altro verbale e vedersi stracciare la patente.
Nessuno avrebbe guidato per lui. Ora.
Ma quando nello specchietto vedi certi arroganti brand che sopraggiungono pure lampeggiando… Lui si stranisce.
Passati i tempi delle bussatine al paraurti del pirla che non molla la autostradale preferenziale di sorpasso.
Mai più bussato a due piotte, mai più lampeggiato.
Ma la voglia di sverniciare il coglione è rimasta.
La Cisa è nelle sue corde, come si diceva allora.
La tattica è la solita, quella del gatto con il topo, semplice e tremendamente efficace.
Del resto, in natura, non si sbaglia mai.
“Vai vai coglione…” mentre l’arrogante wagon allunga verso il passo autostradale.
In salita è facile, Lui concede all’avversario tutto il vantaggio delle lunghe curve appenniniche. Tanto poi c’è la discesa che pareggia il conto.
Anzi, ribalta la storia. Segnando punti a favore della Outback. Ben portata.
Quella discesa verso il Tirreno dove la differenza la fa il telaio, la trazione, il cuore e le palle. Mai disgiunto, il tutto, dal cervello. Ne andrebbe della incolumità di gente che non c’entra una sega con i duelli autostradali di Lui.
Ha le sue abitudini Lui. L’ultima stazione prima del valico è quella dove gli piace prendere il caffè. Questioni di arredo, di simpatia delle persone. Una somma di sensazioni, di emozioni, anche per la sosta in Autogrill.
Andiamo a prenderli“.
Ghigno.
L’Outback esce con studiata lentezza dall’area di sosta.
Gli piace sfilare piano sotto il naso dei peones delle autostrade estive, quelli che si girano per guardare l’anomalia. Gli piace guardare le facce a metà tra il rincoglionito ed il disprezzo convinti che la loro scatoletta sia la migliore. E scatoletta è anche un blasone di cinque metri dal suo punto di vista.
Andiamo a prenderli“.
E’ la dichiarazione di guerra, il suo Tora-Tora-Tora.
Ed in questo caso ci sta, vista la fattura della Outback.
Verso La Spezia è tutto in discesa, Lui non deve far nulla, al massimo sfiorare i freni, ogni tanto.
E’ qui che si vede la differenza tra macchine ed Automobili.
E’ qui che Outback sfodera la sua superiorità di Eminenza Grigia.
E’ qui che Lui si diverte da matti.
E’ qui che l’Outback si infila tra rail sinistro ed il coglione invidioso che ti pianta la frenata perché ad un tratto si caga sotto e ti vuole fare il dispetto.
E’ qui che Lui sfila senza nemmeno guardarlo.
E’ qui che Lui pensa “fuori uno“.
E’ qui che Outback mostra frenata eccellente, gran telaio, gran motore. Peccato sto cazzo di cambio a carriola trascinata. Del consumo: sti cazzi. Se capisci quello che guidi quando leggi otto-virgola-sei litri per cento chilometri (più di undici con un litro, 11,62 Km/litro) non fai una piega ed apprezzi Outback e la sua dinamica di marcia.
Ed il giro, quell’anno, non fu il solito “giro del pieno” (pratica diffusa tra certi pulciari) ma il contachilometri vide il raddoppio del totale: +5.025 Km in trenta giorni. (5.286,5 al rientro…) E la sua preoccupazione fu che l’Amico si stranisse perché una vettura parco rotabile con 10k/km è prossima alla vendita. Quanti articoli avrebbe fruttato con tanti giri di pieno, invece del suo tour?
Sorrise e pensò: “Me la sono goduta”.
A La Spezia l’ordine delle cose è ristabilito.
Lo ricorda bene.
Tanti “Mustang” abbattuti. 😉
La prima destinazione è prossima ma il suo viaggio continua.
Osiraq è una questione impegnativa.
Guidare lo concilia nei pensieri e nelle analisi del quadro internazionale.
Quel quadro nascosto che gli sta occupando la testa da un bel po’ di anni, dall’agosto di due anni prima. Quando s’accorse che gli americani stavano facendo gli stronzi con i russi e gli iraniani mentre sotto sotto cellule impazzite giocavano altre sporche partite.
Non si sarebbe fatto distrarre, li avrebbe intercettati e poi…
Adorava i piatti freddi, anche d’inverno.

Ndr 1. Libera interpretazione di un test drive con Subaru Outback. Il testo è frutto della più fervida fantasia, immaginazione, creatività, e non ha alcuna relazione con la mia guida in autostrada durante il test drive di Agosto 2018.
Forse.

 

>SET FOTOGRAFICI – 221 SCATTI

 

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pics: “FORTUNA CHE C’È LEI”

 

©lucaromano - "FORTUNA CHE C'È LEI"
©lucaromano – “FORTUNA CHE C’È LEI”

 

 

 

Catch The Rainbow.
Ride the sky.
Make it shine.
For you and I.
See the light.
Through the night.

(RJD, Ronnie James Dio)

 

Ndr 2. Il testo a corredo del set fotografico è una libera, e di fantasia, interpretazione del test drive con la vettura. Ogni riferimento a fatti e/o persone è puramente casuale. Le eventuali affermazioni relative al CDS/Codice della Strada in vigore in Italia sono sotto la responsabilità dell’Autore ma nulla hanno in relazione alla sua condotta di guida durante il periodo di prova/demo per la stampa della vettura concessa dal proprietario della stessa. Il testo è parte di un manoscritto più ampio di proprietà dell’Autore. Questo testo è pubblicato in queste pagine web al solo scopo illustrativo del servizio fotografico e non ha alcuna relazione con la sua attività professionale di giornalista. Il testo e le foto sono protette dal diritto d’autore in base alle vigenti leggi e norme.
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