#impreza, sunset

Certi panorami li puoi ammirare
solo se hai amici che ti soffiano la dritta…

E se guidi l’automobile giusta.

Perché qui, non arrivano tutte.

 

Chi legge queste note, qualcuno potrebbe leggerle perché raggiunto dal fatidico link, le legga con la benevolenza per la creatività di un transmedia-storyteller.
In italiano: un cantastorie.
Definizione, quella inglese, molto di moda in questi tempi così “social”.
Non mi piace la prima e neanche la seconda.
Sono riduttive ed indicative di gente che non sapendo che cazzo fare nella vita sceglie la minor fatica per sbarcare il lunario.
Non appartengo ne’ all’una e nennemo all’altra.

Altrimenti non avrei perseguito con tenacia il desiderio di salire, ancora una volta, sulle Apuane.
Altrimenti non avrei girato mezz’Italia Centrale per avere un oggetto di “narcisistica qualità” (per scattare ciò che forse non avrei potuto scattare, ed infatti non ho scattato) ed arrivare puntuale (mezz’ora di anticipo) in quel punto preciso della convocazione ed avere le chiavi del paradiso.
Lui, almeno tre anni fa, l’aveva detto:
“…è un posto magnifico, se ti va ti porto…”
Non sapeva, (sigh!) che gli avrei rotto le palle fino a che non avessi raggiunto l’obiettivo.
Giro esplorativo, a metà Marzo, ma tra lastre di ghiaccio e vento di Buran (Burian?) che tirava giù il cavalletto, non sono andato oltre l’ultimo tornante prima del passo.
E non ti dico quale.
Guarda e studia le mappe, guarda e studia le curve di livello per capire i dislivelli tra un punto e l’altro del luogo, guarda e studia il meteo e l’astronomia.
Dal semplice sorgere di Luna e Sole all’orientamento per cercare di cogliere lo sciame meteoritico delle Liridi, che in questi giorni ha il suo picco con una frequenza fino a cento scie luminose all’ora (21/26 Aprile).
Avevo pensato a tutto, proprio tutto, per fare nella mente il quadro, l’idea, vedere in anticipo la foto, immaginarla, e valorizzare il tempo a disposizione per non oltrepassare la soglia della rottura di coglioni (altrui) e non essere fastidioso ed inopportuno.
Avevo, più o meno, visto tutto, ma non avevo immaginato lo spettacolo dal vero, non avevo capito che la Karakorum Highway l’abbiamo anche noi, anzi meglio.
S’apre la sbarra bloccata da un feroce lucchetto a prova di intemperie e s’inizia la salita.
Una, due, gallerie scavate nella roccia e dopo pochi metri il Sole al tramonto spara i suoi raggi sulla fiancata della Forester che mi precede.
Mozzafiato, leva il respiro, già affannoso per la strada ed i suoi strapiombi.
Affannoso perché la Impreza è più bassa della Forester e sento il fondo toccare spesso le pietre sporgenti, nonostante le acrobazie per scantarle.
Temo le ire milanesi.
Nessuno mi ha chiesto di arrivare fin qui se non la mia voglia di arrivarci.
Ci manca solo un danno alla vettura.
S’arriva in cima.
Nel senso, chi mi precede… arriva prima, io arranco e non per colpa del mezzo.
Penso a chi questa strada la fa, in discesa, con un camion e trenta tonnellate di marmo sul pianale.
Cazzo, gente con cuore e palle.
Abilità ed impareggiabili doti di guida estrema.
Chapeaux.
Due tornanti di quella strada e sono in cima per ridiscendere immediatamente e cogliere l’ultimo raggio di Sole sulla fiancata della Forester.
All’Impreza ci penserò dopo.
Ora è più importante quella fiancata illuminata dal Sole.
Avrò tempo e spazi per la Impreza.
Per questi scatti è valso il viaggio anche a dispetto dell’idea della fotografia notturna.
Che, comunque, ho fatto.
Ma tutto è perfettibile, ergo…
Tra queste, in pagina, una foto che volevo, ed inseguivo, da tempo.
La sfera arancione all’orizzonte ed i fari di una vettura. (Ancora non pubblicata, e non è quella della vettura piccola sulla curva sotto la parete di roccia, nello slideshow)
Contento di averla scattata qui, con questa automobile.
Dieci secondi di autoscatto, pose di trenta secondi l’una fino a cinque minuti di esposizione per l’ultimo fotogramma, un click premuto più o meno alle 22:45.
Poi la decenza per il rispetto di chi mi ha portato quassù, mi ha imposto lo stop.

 

 

GALLERIA FOTOGRAFICA,
SUBARU FORESTER,
SUBARU DRIVING SCHOOL

 

 

CLICK SULLA IMMAGINE PICCOLA PER INGRANDIRE LA FOTO A TUTTO SCHERMO

 
 

GALLERIA FOTOGRAFICA SUNSET

 

 
 

 
Nota tecnica: l’argomento NON è concluso.
È una primissima selezione “giustificativo”.
Per concludere serve tempo e creatività.

 
©lucaromanopix – Subaru Italia – Subaru – SDS Subaru Driving School – Cooperativa Condomini Levigliani
Riproduzione e diffusione vietate senza il consenso scritto dell’autore.
I file hanno firma digitale.
Ed in Italia il diritto d’autore pare sia ben tutelato.

😉

 

 
 

THE DAY AFTER,
SUBARU IMPREZA “SUNRISE”

 
 


 
 
Set Sunrise in Rome. Tradotto: dopo il viaggio di rientro a Roma, con comodo, per favore, mi piacciono le soste per caffè e dolciumi vari, ho pensato bene di concludere con qualche scatto nelle prime ore del mattino, tanto non avevo sonno. Con tutti quei caffè…
 
 
 
 
 
 
 
 
Credit

 
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“The single most important component of a camera is the twelve inches behind it”.

 
 
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